Raccomandazioni della Società Italiana di Pediatria sull’uso del digitale in età evolutiva
In concomitanza con le molteplici iniziative del nostro Istituto di educazione all’uso degli strumenti tecnologici e digitali, non ultimo il Progetto “Connessioni significative” di contrasto ai fenomeni di bullismo e cyberbullismo, si ritiene importante condividere le recenti raccomandazioni della Società Italiana di Pediatria sui danni provocati dall’uso del digitale in età evolutiva.
E’ emerso dagli studi che i bambini dormono meno, si muovono meno, parlano meno. E sono più ansiosi e soli. È il prezzo invisibile della vita digitale che entra troppo presto nelle case e nei giochi. E gli studi più recenti mostrano quanto questo “prezzo” sia concreto già dalla prima infanzia: 30 minuti in più al giorno di uso dei dispositivi digitali possono raddoppiare il rischio di ritardo del linguaggio nei bambini sotto i 2 anni; ogni ora aggiuntiva di schermi riduce il sonno di circa 15 minuti nei bambini tra 3 e 5 anni; oltre 50 minuti al giorno di schermi si associano a un maggior rischio di ipertensione pediatrica. E già tra i 3 e i 6 anni a quello di sovrappeso.
La Società Italiana di Pediatria (SIP) torna a parlare di bambini e digitale con dati aggiornati e raccomandazioni più stringenti: ogni anno guadagnato senza digitale è un investimento sulla salute mentale, emotiva, cognitiva e relazionale dei bambini. I nuovi dati e le nuove raccomandazioni, elaborate dalla Commissione sulle Dipendenze Digitali SIP, sono state presentate il 19 novembre 2025 al Senato agli Stati Generali della Pediatria 2025 dedicati al tema “Il bambino digitale”, in occasione della Giornata Mondiale del Bambino e dell’Adolescente. L’iniziativa, promossa dal Senatore Marco Meloni, riunisce istituzioni, pediatri, psicologi, rappresentanti dei media e delle piattaforme digitali per riflettere su opportunità e rischi della crescita nell’era del digitale e dell’intelligenza artificiale.





